Oggi parliamo di……MAF.

di Alessandro Ancarani

A volte nei vari forum sulla Niva appaiono messaggi disperati di nivisti possessori della Mpi che lamentano perdita di potenza della vettura con riduzione della ripresa, della velocità massima, aumento dei consumi etc etc.
Escluse le solite semplici cause come testata bruciata, cavi e candele andati, iniettori sporchi ed intasati ad un certo punto bisogna pensare anche alla elettronica della Mpi, specie se corredata dalla spia MIL accesa che dopo diagnosi accurata riporta il famelico errore “P0102 Mass Air Flow, Signal Low” oppure “P0103 Mass Air Flow, Signal High”.
Che cosa è successo?
Che si è guastato il MAF.
Il MAF (Mass Air Flow) è il misuratore dell’aria aspirata.
Torniamo alle origini.
Nelle vecchie vetture a carburatore l’aria passava attraverso il tubo Venturi del carburatore, generava una depressione ed aspirava la benzina. Più aria passava, più depressione si creava, più benzina veniva aspirata e miscelata all’aria.
Il sistema in sè non è male, visto peraltro che è stato usato per decenni sui motori benzina aspirati.
Ma questo sistema ha una precisione bassissima, un po’ come rettificare un cilindro o spianare una testata usando come strumento di misura un metro da sarta.
Le vetture moderne ad iniezione, per ridurre le emissioni inquinanti, migliorare le prestazioni e consumi devono usare strumenti più precisi.
Ovvero i misuratori dell’aria aspirata.
Grosso modo esistono due sistemi di controllo dell’aria: il misuratore a depressione(il debimetro) ed il MAF.
Il misuratore della depressione misura appunto la depressione nel collettore di aspirazione. Conoscendo il diametro del collettore e la depressione si può calcolare la portata dell’aria.
Ma anche questo sistema ha dei limiti, uno fra tutti, ma ce ne sono molti altri, il fatto che non misura la densità dell’aria per cui tra il livello del mare e l’alta montagna si creano difetti di misurazione.
Il problema è stato risolto adottando il MAF.
Di MAF ne esistono indicativamente tre tipi:
* il Vane Air Flow
* il Karmen Vortex Air Flow Meter
* i misuratori a filo caldo
Il primo è un misuratore d’aria basato su un principio abbastanza semplice.
Nel collettore di aspirazione è montata una specie di paletta con una molla. L’aria passa, sposta la paletta a seconda del suo flusso, questa deviazione viene misurata con un potenziometro incernierato sulla paletta.
Funziona ne più e ne meno come il volume delle vecchie radio. Più giro la manopola più il volume della radio sale. Più la paletta si apre più gira il potenziometro maggiore è l’aria misurata.
Sistema non molto preciso.
Il Karmen Vortex Air Flow Meter misura l’aria con un procedimento un po’ più complesso.
L’aria che passa genera un vortice che con un sistema di specchi viene misurato da una fotocellula.
Il sistema ha il difetto di essere piuttosto complicato, di richiedere componenti sofisticati ed in definitiva non è precisissimo.
L’ultimo sistema è quello a filo caldo.
Che è quello che ci interessa perchè, al giorno d’oggi, è il più usato nelle vetture moderne compresa la NIVA Mpi.
Il meccanismo di funzionamento come dice il nome si basa su un filamento mantenuto caldo (circa 120 C°) ed un termometro(termistore) che ne misura la temperatura. Maggiore è l’aria che entra maggiore è il raffreddamento del filamento che richiede maggiore corrente per essere mantenuto caldo. La misurazione di questa corrente indica la massa d’aria in entrata.
Ovviamente esiste anche un misuratore di temperatura dell’aria in entrata perchè dell’aria a -3 C° ha un potere di raffreddamento superiore rispetto a 37-40 C°.
Quest’ultimo parametro è visibile con lo scanner da OBDII che mostra la temperatura dell’aria in entrata.
Guardiamo ora il MAF.
Il MAF si trova appena dopo la scatola del filtro dell’aria. Ha una spina con cinque fili numerati dal 1 al 5.
Le funzioni in genere sono le seguenti:
1- segnale uscita temperatura aria
2- +12 Volt che giunge dalla ECU, ed alimenta lo stadio di potenza del MAF
3- massa
4- + 5 Volt che giunge dalla ECU, ed alimenta la parte digitale del MAF;
5- segnale uscita del MAF che va verso la ECU. Con solo quadro acceso ci sono circa 1 Volt, con motore
in moto al minimo la tensione vale circa 1,90-2,10 Volt mentre in accelerazione al max carico
dovrebbe arrivare fino a 4,25-4,40 Volt.
Per vedere come va il MAF si può misurare la tensione del filo n. 5
Ma è molto più semplice prendere l’insostituibile scanner OBDII e vedere la portata.
Il flusso d’aria ammesso è:
motore al minimo
6.5 -> 11.5 kg/h
ovvero
1.81 -> 3.19 gr/sec
ovvero
media 2.5 gr/sec
Se i valori sono inferiori o superiori(raramente) il MAF funziona male(ovviamente escludendo altre cause meccaniche come il filtro aria pesantemente intasato od uno straccio dimenticato nella scatola filtro aria).
Perchè la vettura va male?
Perchè la ECU(la centralina elettronica della benzina del motore) della NIVA calcola la benzina da iniettare(ovvero il tempo di iniezione in millisecondi) sull’aria che passa.
Il rapporto ottimale aria/benzina è 14,5/1.
Se l’aria che passa è minore la centralina inietta meno benzina.
Immaginiamo che il MAF sia sporco o il filo sia danneggiato, l’aria che passa non raffredda il filamento, la centralina pensa che passi poca aria e manda poca benzina.
E la miscela si smagrisce.
Perchè se l’aria è misurata male non vuole dire che passi poca aria.
A questo punto però la sonda lambda precatalizzatore(quella che controlla la carburazione) avverte la ECU che qualche cosa non torna ovvero la miscela è magra  tenta di ingrassare la miscela aumentando i tempi di iniezione.
Ma, per farla breve,  tutta la questione è un rincorrersi tra ECU, MAF ed iniettori in una gara impari dove ad errori iniziali seguono altri errori e cosi via.
Non solo, ma può succedere anche un guaio più serio.
La centralina ECU usa la sonda lambda solo quando la centralina è in close loop, ovvero durante la marcia diciamo normale.
Negli affondi dell’acceleratore e nei rilasci la centralina va in open loop(ovvero non usa più la sonda per controllare la carburazione).
In rilascio in problema è di lieve entità, ma in accelerazione la centralina usa solo il MAF che essendo guasto non misura la massa d’aria che entra, la centralina pensa che ne entri poca (mentre in realtà ne entra tanta) ed inietta poca benzina.
Risultato. La macchina non tira come dovrebbe, esita, non riprende, ma soprattutto gira con una miscela magrissima che vuol dire gas di scarico roventi e conseguente bruciatura o danno alle valvole di scarico.
Quindi in sintesi il MAF che va male vuol dire macchina pigra e rischio di danni al motore.
Che fare per controllare il MAF?
Controllare ogni tanto, diciamo ogni tagliando, che a motore caldo al minimo lo scanner OBDII misuri da 2.5 a 3 gr/sec di aria e le candele siano di colorito nocciola.
Se l’aria misurata è giusta ma le candele sono chiare o troppo scure vuol dire che il MAF funziona male.
Se il MAF funziona male che fare?
Il massimo sarebbe averne uno di scorta nuovo ed affidabile da montare e vedere cosa succede, ma considerando che il MAF costa parecchie decine di euro, si può provare a pulirlo.
Come si fa a pulirlo?
Si stacca la spina e si smonta il nucleo del MAF agendo sulle viti che lo fissano al condotto(sono due viti TORX a 5 o 6 lobi). Se non si ha una chiave TORX si può provare a prendere le viti con un paio di pinze e girarle fino a svitarle(in genere vengono via abbastanza bene). Si sfila con attenzione il nucleo del MAF e si spruzza la finestrella in cima al nucleo con del disossidante da elettronica.
ATTENZIONE!!! Di disossidanti ne esistono due tipi, uno oleoso ed uno secco. Quando sono asciutti il primo lascia residui oleosi il secondo no. Rigorosamente usare quello secco, pena trovarsi dopo poco con la laminetta del MAF piena di polvere attirata ed incollata dai residui oleosi.
Aspettare che il MAF sia bello asciutto e rimontare il nucleo nella sua sede (usando normali viti autofilettanti così in caso di ulteriori smonatggi e pulizia si impazzisce meno).
Come tocco finale spruzzare un po’ di disossidante anche sulla spina del MAF.
Non sempre funziona, ma spesso funziona, ed è una prova doverosa perchè, come già detto, il MAF costa un bel po’.
Tutto qui. Convivere con il MAF non è impresa improba, basta solo un po’ di attenzione.
Fate respirare bene la vostra auto e lei vi ripagherà con prestazioni esaltanti, consumi contenuti e rispetto dell’ambiente.

La pressione degli pneumatici

Sul libretto di uso e manutenzione della Lada Niva viene consigliata di mantenere la pressione degli pneumatici a 2,1 atm all’anteriore e 1,9 atm al posteriore.

Essendo la Niva 4X4 un’ auto polivalente, cioè adatta sia a percorrere strade asfaltate che strade sterrate (fuoristrada), la pressione degli pneumatici può essere adattata  a seconda delle circostanze ed uso.

Per questa ragione, se si privilegia l’uso su strade asfaltate, è consigliabile portare la pressione degli pneumatici a 2,5 atm, sia alle ruote anteriori che posteriori, in modo da non sforzare i giunti dello sterzo e la meccanica del servosterzo.

Se, viceversa,  si affrontano prevalentemente strade sterrate sarebbe meglio avere la pressione intorno a 2,0 atm., allo stesso modo, se si fa del fuoristrada, con terreno  accidentato, la pressione delle ruote può essere messa tra 1,9 atm. a 1,5 atm., a seconda dell’ entità delle asperità della strada stessa.

Per avere un consumo del battistrada omogeneo ed una corretta messa a punto della direzionalità dello sterzo, è buona norma controllare periodicamente, con scadenza mensile, la pressione degli pneumatici, eseguita attraverso un manometro di precisione.

Diffidate da quelli che si trovano nelle stazioni di servizio, molte volte, causa la loro scarsa qualità, indicano un valore sbagliato della pressione.

E’ sempre meglio disporre personalmente di un compressore, completo di  pistola e manometro di buona qualità, in modo da poter eseguire personalmente il controllo e l’eventuale gonfiaggio dei vostri pneumatici.

Non dimenticatevi inoltre di tenere sempre gonfia anche la ruota di scorta che molte volte viene trascurata e poi, nel bisogno, risulta sgonfia.

Immagine

Tabella riassuntiva con i valori di serraggio

 

I valori di coppia

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Dettaglio

Filetto

Coppia di serraggio in Nm (kgs.m)

Motore

Perno principale

M10x1 25

68,31-84,38 (6,97-8,61)

Bulloni della pompa di olio

M8

21,66-26,75 (2,21-2,73)

Bulloni Sump

M6

5,10-8,20 (0,50-0,85)

Prigioniero fissaggio coperchio separatore

M8

12,7-20,6 (1,3-2,1)

Dado di fissaggio del coperchio masllootdelitelya

M8

12,7-20,06 (1,3-2,1)

Viti della testata:

M12x1 25

Vedi cap. Motore

Bullone della testa del cilindro

M8

31,36-39,1 (3,2-3,99)

Dado di fissaggio del tubo di aspirazione e collettore di scarico

M8

20,87-25,77 (2,13-2,6)

Bullone dado di cappello di biella

M9x1

43,32-53,51 (4,42-5,4)

Bulloni del volano

M10x1 25

60,95-87,42 (6,22-8,92)

Bullone di fissaggio catena pattino tenditore

M10x1 25

41,2-51,0 (4,2-5,2)

Dado di fissaggio del coperchio della testata

M6

1,96-4,60 (0,20-0,47)

Dado borchie a camme cuscinetto

M8

18,33-22,6 (1,87-2,3)

Bullone della ruota dentata dell’albero a camme

M10x1 25

41,2-51,0 (4,2-5,2)

Bullone pignone albero motore della pompa dell’olio

M10x1 25

41,2-51,0 (4,2-5,2)

Regolazione valvola di dado bullone

M12x1 25

43,3-53,5 (4,42-5,46)

Manicotto a vite di regolazione della valvola

M18x1, 5

83,3-102,9 (8,5-10,5)

Plug

M14x1 25

30,67-39,0 (3,13-3,99)

Vite della pompa dell’acqua

M8

21,66-26,75 (2,21-2,73)

Dado borchie presa camicia di raffreddamento

M8

15,97-22,64 (1,63-2,31)

Dado puleggia dell’albero motore

M20x1, 5

101,3-125,6 (10,3-12,8)

Bullone staffa generatore

M10x1 25

44,1-64,7 (4,5-6,6)

Dado di fissaggio del generatore di staffa di montaggio

M10x1 25

28,63-45,27 (2,86-4,62)

Madreviti sul generatore per le porte staffa.21213

M12x1 25

58,3-72,0 (5,95-7,35)

Dado di fissaggio tensione della cinghia alle porte del generatore. 21213

M10x1 25

28,03-45,27 (2,86-4,62)

Madreviti sul generatore per le porte staffa.21214

M8

21,66-26,75 (2,21-2,73)

Dado di fissaggio tensione della cinghia alle porte del generatore. 21214

M8

21,66-26,75 (2,21-2,73)

Dado staffa di supporto lato dell’unità di potenza

M8

10,4-24,2 (1,1-2,5)

Dado laterale airbag staffa di montaggio a supporto trasversale

M10x1 25

27,4-34,0 (2,8-3,46)

Dado traversa supporto posteriore dell’unità di potenza al corpo

M8

28,3-28,8 (2,38-2,94)

Dado di fissaggio del supporto posteriore dell’unità di potenza al riduttore

M8

28,3-28,8 (2,38-2,94)

Perno d’asse posteriore del propulsore di un cross-

M10x1 25

28,03-45,27 (2,86-4,62)

Frizione

Fissare la piastra di pressione della frizione al volano

M8

19,1-30,91 (1,95-3,15)

Dado-bullone di fissaggio della frizione asse e freno alla staffa

M12x1 25

58,3-72,0 (5,95-7,35)

Dado di fissaggio del cilindro per la staffa di montaggio del pedale della frizione

M8

9,8-15,7 (1,0-1,6)

Dado tubo di collegamento della frizione

M12

24,5-31,4 (2,5-3,2)

Bulloni del cilindro ricevitore della frizione alla campana frizione

M8

15,0-18,6 (1,53-1,9)

Trasmissione

Retromarcia interruttore della luce

M14x1, 5

28,4-45,1 (2,9-4,6)

Bullone del carter della frizione al motore

M12x1 25

53,9-87,2 (5,5-8,9)

Dado di fissaggio della scatola della frizione al cambio

M10x1 25

31,8-51,4 (3,25-5,25)

Dado di fissaggio della scatola della frizione al cambio

M8

15,7-25,5 (1,6-2,6)

Aste di morsetti a bullone

M8

15,7-25,5 (1,6-2,6)

Dado di fissaggio del coperchio posteriore

M8

15,7-25,5 (1,6-2,6)

Dado di montaggio leva caso per la copertura posteriore

M6

11,7-18,6 (1,2-1,9)

Dado di fissaggio del coperchio inferiore

M6

11,7-18,6 (1,2-1,9)

Dado di fissaggio del giunto flessibile flangia all’albero di uscita

M20x1, 0

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Montaggio bullone di serraggio rondelle di fronte cuscinetto albero intermedio

M12x1 25

79,4-98 (8,1-10,0)

Bulloni di montaggio e quinta invertire marcia per l’albero intermedio

M10x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Bullone della forchetta per la marcia asta

M6

11,7-18,6 (1,2-1,9)

Contralbero

Madreviti sul giunto flessibile alle flange

M12x1 25

57,8-71,5 (5,9-7,3)

Caso di montaggio dado della cerniera alla flangia dell’azionamento ripartitore albero

M8

27,4-34,3 (2,8-3,5)

Caso di trasferimento

Dado staffa di fissaggio sull’asse

M10x1 25

26,5-32,3 (2,7-3,3)

Staffa di montaggio Dado a corpo

M8

15,0-18,6 (1,53-1,9)

Dadi di montaggio coprono il caso di trasferimento, asse anteriore carter della trasmissione, che ospita il tachimetro, leva di supporto

M8

14,7-24,5 (1,5-2,5)

Lampada di blocco differenziale interruttore

M16x1, 5

28,4-45 (2,9-4,6)

Bullone della forcella ai programmi di inclusione staminali

M6

11,8-18,6 (1,2-1,9)

Bullone della forcella al differenziale blocco dello stelo

M6

11,7-18,6 (1,2-1,9)

Bullone di fissaggio del tenditore

M10x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Dado che fissa il cuscinetto posteriore dell’albero motore e il cuscinetto posteriore contralbero

M18x1, 5

96-117,6 (9,8-12,0)

Flangia di montaggio noci dell’albero di trasmissione all’albero motore e alberi di trasmissione per gli assi anteriore e posteriore

M16x1, 5

96-117,6 (9,8-12,0)

Driveline

Hex bulloni della flangia alla riduzione flangia albero motore di assali anteriori e posteriori e casi di trasferimento

M8

27,4-34,3 (2,8-3,5)

Assale anteriore

Bullone dell’asse anteriore al motore

M12x1 25

74,5-92 (7,6-9,4)

Dado di ritegno del perno anteriore al motore

M12x1 25

60,8-75 (6,2-7,66)

Dado cuscinetto alloggiamento tappo della cerniera interna

M8x1, 25

19,6-24,5 (2,0-2,5)

Tappo di chiusura del cuscinetto del differenziale

M12x1 25

62,7-75,4 (6,3-7,7)

Bullone del dado di regolazione piastra di bloccaggio

M6x1

3,8-6,2 (0,39-0,63)

Bullone di fissaggio del tenditore

M10x1 25

83,3-102,9 (8,5-10,5)

Assale posteriore

Bullone della scatola ingranaggi per l’asse posteriore

M8

35-43,2 (3,57-4,41)

Cuscinetto differenziale Bolt

M10x1 25

43,3-53,5 (4,42-5,46)

Bullone di fissaggio del tenditore

M10x1 25

83,3-102,9 (8,5-10,5)

Dado di fissaggio della flangia al pignone

M16x1, 5

Vedere il Capitolo Assale posteriore

Bulloni Dado spinta piastra asse portante

M10x1 25

41,6-51,4 (4,25-5,25)

Sterzo

Dado bulloni del carter dello sterzo

M10x1 25

33,3-41,2 (3,4-4,2)

Dado bullone staffa del braccio di rinvio

M10x1 25

33,3-41,2 (3,4-4,2)

Rod perno sferico Dado sterzo *

M14x1, 5

42,1-53 (4,3-5,4)

Dado di fissaggio giunto universale bulloni

M8

22,5-27,4 (2,3-2,8)

Bloccaggio del volante

M16x1, 5

31,4-51 (3,2-5,2)

Dado di fissaggio della staffa piantone dello sterzo per il corpo

M8

15-18,6 (1,53-1,9)

Dado di fissaggio del bipiede

M20x1, 5

199,9-247 (20,4-25,2)

Dado leva di rinvio

M14x1, 5

63,7-102,9 (6,5-10,5)

Impianto frenante

Soffocare tubi di collegamento freni idraulici

M10x1 25

14,7-18,6 (1,5-1,9)

Bypass tubo freno anteriore Bullone

M10x1 25

26,5-32,3 (2,7-3,3)

Dado di fissaggio della pompa freno al corpo dell’amplificatore vuoto

M10x1 25

33,3-41,2 (3,4-4,2)

Dado di fissaggio della custodia al braccio del servo

M10x1 25

33,3-41,2 (3,4-4,2)

Staffa dado vuoto booster e la pedaliera al corpo paratia

M8

22,5-27,4 (2,3-2,8)

Dado-bullone di fissaggio del freno e asse del pedale della frizione alla staffa

M12x1 25

58,3-72,0 (5,95-7,35)

Pinza bulloni di montaggio per il fuso a snodo

M10x1 25

41,6-51,4 (4,25-5,25)

Bullone della ruota posteriore del cilindro di scudo del freno

M6

11,8-18,6 (1,2-1,9)

Bolt Guscio del supporto del cavo del freno a mano a scudo del freno

M6

11,8-18,6 (1,2-1,9)

Bullone del regolatore di pressione del freno posteriore al corpo staffa

M8

22,5-27,4 (2,3-2,8)

La sospensione anteriore

Dado traversa inferiore a corpo laterale

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Dado bullone superiore laterale traversa-a-corpo

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Dado staffa corso del buffer di una release alla croce

M10x1 25

27,4-34 (2,8-3,46)

Madreviti sull’asse del braccio

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Dado asse del braccio

M14x1, 5

63,7-102,9 (6,5-10,5)

Dado di fissaggio della estremità superiore dell’ammortizzatore

M10x1 25

27,4-34 (2,8-3,46)

Madreviti sulla estremità inferiore di ammortizzatore

M10x1 25

27,4-34,0 (2,8-3,46)

Cuscinetto del mozzo anteriore Dado

M18x1, 5

Vedere la sospensione anteriore

Dado di fissaggio della barra antirollio

M8

15-18,6 (1,53-1,9)

Dado di fissaggio del giunto sferico per il fuso a snodo

M14x1, 5

83,3-102,9 (8,5-10,5)

Madreviti sulla sfera al braccio

M8

20,6-25,75 (2,1-2,63)

Montaggio tratto bullone a traversa

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Montaggio estensioni dado per il corpo

M16x1, 5

104,9-169,5 (10,7-17,3)

Dado dell’asse del braccio inferiore

M16x1.5

114,7-185,2 (11,7-18,9)

Bulloni dado sostegno delle molle a tazza al braccio inferiore

M10x1 25

50-61,7 (5,1-6,3)

Dado ruota

M12x1 25

62,4-77,1 (6,37-7,87)

Bulloni dado alla snodo nocca

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

Sospensione posteriore

Shock absorber montaggio dado bullone

M12x1 25

38,2-61,7 (3,9-6,3)

Dadi e bulloni di fissaggio delle barre trasversali e longitudinali

M12x1 25

66,6-82,3 (6,8-8,4)

PNEUMATICI PER LA LADA NIVA 4×4

Quando siamo in procinto di dover cambiare gli pneumatici della nostra Niva, ci troviamo un po’ disorientati su quale marca e tipo scegliere e molte volte abbiamo il serio dubbio se la scelta finale faccia veramente al caso nostro.

La Niva, nella maggior parte dei casi, ha sul libretto due misure standard: 175/80 R16 e 185/75 R16, essendo misure strette con spalla alta, hanno il vantaggio di offrire un buon compromesso tra tenuta di strada, consumi e migliore capacità nell’affrontare diverse condizioni del terreno, anche estremo, offrendo anche una varietà di battistrada soddisfacente per il tipo di mezzo.

Ovviamente poi esistono diverse altre misure che vengono montate (e a volte anche adattate) su cerchi da 15”, che possono offrire qualche vantaggio, soprattutto estetico, ma che, con la discreta potenza del motore della Niva, in realtà non riescono a rendere in termini prestazionali nel fuoristrada quanto invece viceversa riescono a fare i primi, a larghezza ridotta.

Di seguito una tabella in cui vengono selezionate le principali case costruttrici di pneumatici che producono le misure per le nostre Lada 4X4, non sono specificati modelli ad uso tipicamente stradale, ma quelli che spaziano da un minimo di utilizzo in fuoristrada (20%), fino ad un uso fuoristradistico assoluto.

Nella colonna delle note viene indicata la specifica dello pneumatico e la percentuale tra  strada e fuoristrada, sono stati volutamente omessi i prezzi, in quanto lo stesso pneumatico si può trovare a costi diversi.

Le marche qui indicate rappresentano una parte di quelle che esistono ed è possibile ordinare, anche acquistabili all’estero, ma coprono comunque un’ ampia scelta di utilizzo per soddisfare tutti i gusti.

Buona scelta…

niva-v-botinkax-1

ELENCO PNEUMATICI

Marca

Modello

175/80 R16

185/75 R16

195/80 R15

205/75 R15

215/75 R15

225/70 R15

Note

Strada/OR

Avontyres

Ranger A-T

X

M+S

50/50

BFGoodrich

All Terran TA KO

X

M+S

50/50

 

Mud Terrain T/A KM2

X

OR

20/80

 

Winter Slalom KSI

X

X

Invernale

80/20

Black Star

DAKOTA

X

M+S

30/70

 

Broadway

X

X

X

M+S

70/30

 

Globe-Trotter

X

X

M+S

50/50

Coopertires

Discoverer A/T3

X

M+S

60/40

 

Dicoverer A/T

X

M+S

60/40

Dunlop

Grandtrek AT3

X

X

Estivo

60/40

 

Grandtrek AT2

X

X

Estivo

70/30

Falken

LA/AT

X

M+S

50/50

Fulda

Tramp 4×4 H

X

Estivo

80/20

 

Conveo Tour

X

Estivo

80/20

 

Conveo Trac

X

Invernale

80/20

General GRABBER

GRABBER AT2

X

X

X

M+S

50/50

Goodyear

Cargo UltraGrip 2

X

Invernale

80/20

 

Wrangler HP All Weather

X

M+S

80/20

 

Wrangler AT/SA

X

Estivo

50/50

Hankook

Dynapro ATM

X

M+S

50/50

 

Dynapro MT

X

M+S

30/70

 

RT03

X

Estivo

30/70

 

RF10

X

X

M+S

50/50

INSA TURBO

Globe-Trotter Ranger

X

M+S

50/50

 

DAKAR

X

M+S

20/80

 

Caiman Sahara

X

X

M+S

25/75

Kama

301

X

M+S

80/20

 

511

X

M+S

50/50

232

 X

M+S

50/50

Kumho

Road Venture MT KL71

X

X

M+S

20/80

 

MT KL78

X

X

Estivo

50/50

LA PICENA

Integrale  PRO-GRIP2

X

X

X

Invernale

60/40

 

Integrale    PRO TRAX

X

X

X

O/R

20/80

 

Integrale DISCOVER

X

X

M+S

50/50

 

Integrale HITRAK

X

X

O/R

15/85

 

Integrale Speciale M+S4

X

M+S

50/50

Lerma Gomme

Vrangler

X

X

X

M+S

60/40

 

Good Rider

X

M+S

60/40

 

Cross Power

X

X

OR

10/90

 

Wild Power

X

X

X

OR

30/70

 

Mud Trak

X

X

OR

20/80

 

Super Trak

X

OR

10-90

 

Trial Extreme

X

OR

5/95

MARIX

MPC

X

X

M+S

40/60

 

Panther

X

M+S

50/50

 

Puma

X

X

X

O/R

20/80

 

Lion

X

X

X

OR

10/90

Tagom Tires

Mud Sport

X

X

X

OR

40/60

 

Shark

X

X

X

OR

10/90

 

Road Diablo

X

X

OR

10/90

 

Lodo

X

X

X

OR

30/70

Toyo Tires

Open Country A/T

X

X

X

M+S

60/40

Voltyre

VLI-5 PR4

X

Estivo

40/60

Yokohama

Geolander IT+

X

M+S

80/20

 

Geolander A/T-S (G012)

X

X

M+S

60/40

Ziarelli

MUD POWER

X

X

X

X

X

M+S

35/65

CROSS

X

X

X

X

OR

10/90

TRAC

X

X

X

X

X

OR

30/70

BFG

X

X

X

M+S

30/70

CRUISER

X

X

X

X

M+S

50/50

4X4

X

X

M+S

80/20

MS 4

X

M+S

40/60

ARTIGLIO

X

OR

10/90

COMPETITION

X

X

OR

0/100

WRANG 2

X

X

M+S

50/50

WRANG

X

X

X

X

M+S

40/60

In aggiornamento…

Cambio Olio ponti e riduttore

Cari amici nivisti, mi sembrava utile scrivere una piccola guida per il cambio olio ai ponti anteriore, posteriore e differenziale.

L’operazione non è difficile, solo un po’ scomoda per chi non ha il ponte o le pedane, ma comunque assolutamente alla portata di tutti.

Per prima cosa: ogni quanto va cambiato l’olio? Consigliamo di sostituirlo ogni 30.000 km, controllo del livello ed eventuale rabbocco ogni 10.000 km.

Quale olio usare?

Riduttore:

80W90 GL4/GL5 o in alternativa

75W90 GL4/GL5

quantità 0,75 L.

Differenziale anteriore

80W90 GL4/GL5 o in alternativa

90W140 GL4/GL5

quantità 1,15 L.

Differenziale posteriore:

80W90 GL4/GL5 o in alternativa

90W140 GL4/GL5

quantità 1,3 L.

Nella seguenti immagini sono indicate le posizioni dei tappi di introduzione e scarico:

RIDUTTORE

Usare la chiave a brugola del 12 per svitare il tappo di scarico olio

Usare la chiave a brugola del 12 per svitare il tappo di introduzione olio

DIFFERENZIALE ANTERIORE

Usare la chiave a brugola del 12 per svitare il tappo di scarico olio

Usare la chiave del 17 per svitare il tappo di introduzione olio

DIFFERENZIALE POSTERIORE

Usare la chiave a brugola del 12 per svitare il tappo di scarico olio

Usare la chiave a brugola del 12 per svitare il tappo di introduzione olio

AVVERTENZE:

Se i differenziali anteriore e posteriore risultano particolarmente rumorosi, utilizzare le gradazioni 90w140 per il cambio. L’olio di tale gradazione, essendo molto denso, è particolarmente indicato per i differenziali, i cui ingranaggi girano lentamente, diminuendone la rumorosità.

Per il riduttore si consiglia di utilizzare ESCLUSIVAMENTE la gradazione 80w90 o 75W90 in quanto i suoi ingranaggi, al contario di quelli dei differenziali, girano molto velocemente e con un olio denso come il 90W140 diventerebbero roventi!!

Per il riempimento consigliamo di utilizzare una siringa per olio di 0,5L con prolunga flessibile di almeno 20 cm; questo facilta l’introduzione dell’olio specialmente sul differenziale anteriore che è il più scomodo da raggiungere lavorando da sotto senza ponte.

NEL DIFFERENZIALE POSTERIORE NON INSERIRE MAI UNA QUANTITA’ DI OLIO MAGGIORE DI QUELLA INDICATA, OVVERO 1,3 L IN QUANTO L’OLIO IN ECCESSO POTREBBE FINIRE SUI FRENI CON OVVIE CONSEGUENZE!!!

Tempistiche di esecuzione: dai 45 minuti ad 1 ora comprensivi di scarico olio e rabbocco.

Articolo scritto da : Luca Ioris

 

Oggi parliamo di …… salvavalvole.

di Alessandro Ancarani

E’ cosa ormai nota ai più, molti per sfortunata esperienza personale, che i carburanti gassosi(GPL e METANO) agiscono negativamente sulle valvole del motore.
I danni più frequenti sono la bruciatura di una o più valvole o il rapido consumo delle sedi che alla fine portano ad una imperfetta tenuta della compressione.
Le cause, in sintesi, sono dovute ad una maggiore temperatura nella camera di combustione ed ad una minore capacità lubrificante del gas.
Queste caratteristiche dannose sono tanto più evidenti quanto più si sollecita il motore o con motori particolari.
Infatti non tutti i motori sono sensibili in eguale maniera all’effetto stressante del gas.
In primo luogo i motori moderni, a 16 valvole, che hanno regimi di rotazione elevati.
Poi sono anche determinanti le sedi delle valvole.
I motori moderni, con testata in alluminio, spesso hanno le sedi in materiale morbido abbastanza aggredibile dalla maggiore sollecitazione creata dal carburante gassoso.
Cosa fare quando si trasforma una vettura con alimentazione a benzina convertita a gas?
Per primo passare a benzina ogni qual volta ci si trova in una situazione dove si chiede al motore una prestazione sofferta come marcia a pieno carico in salità o tratti di strada percorsi a velocità sostenuta.
In secondo luogo impostare l’impianto a gas affinchè, quando lo stress diventa eccessivo, inietti un po’ di benzina per raffreddare e lubrificare le valvole.
Per terzo usare un liquido protettivo delle valvole.
Per quarto cambiare le sedi valvole con altre in acciaio sinterizzato di maggiore resistenza e durata.
Questa utima risoluzione è forse la migliore, ma è anche la più costosa essendo richiesto lo smontaggio della testata ed un lungo lavoro di fresatura e posa a caldo di sedi opportune.
Come alternativa fattibile ed affrontabile dal punto di vista economico è l’uso di liquidi appositamente studiati per ovviare al problema valvole.
Questi liquidi non sono altro che additivi, simili a quelli che già vengono aggiunti alla benzina verde, che cercano di modificare il gas ed avere prestazioni paragonabili alla benzina.
I più noti sono il FLASHLUBE, il JLM ed il liquido specifico per impianti PRINS oltre ad altri meno conosciuti.
Come funzionano, risultati e limiti operativi.
Questi liquidi non sono miscelabili direttamente al gas.
Per il metano la cosa è ovvia, essendo quest’ultimo sempre in fase gassosa(anche a 200 atm)appare evidente la imiscibilità dei due elementi anche perchè introdurre l’additivo in una bombola a 200 atm non è cosa immediata.
Per il GPL la cosa è teoricamente possibile, essendo tutti e due liquidi ed essendo miscibili tra loro, ma in pratica non è attuabile perchè quando la miscela GPL-additivo arriva al riduttore di pressione(polmone) si separerebbero di nuovo passando il GPL alla fase gassosa, cosa impossibile per l’additivo, che si depositerebbe ed imbratterebbe senza rimedio il riduttore stesso o al limite, se mai riuscisse a raggiungerli, gli iniettori del GPL.
In questo caso l’additivo deve essere iniettato separatamente nel motore.
Per fare questo si sfrutta la depressione che si crea nel condotto di aspirazione.
I motori a benzina modulano la potenza erogata limitando il libero accesso dell’aria al motore utilizzando una specie di rubinetto, la farfalla del corpo farfallato, che parzializza l’entrata dell’aria.
Questo, in pratica significa che nel collettore di aspirazione è sempre presente una depressione che varia con la richiesta di potenza erogata.
Al minimo quando la farfalla è chiusa si ha il massimo di depressione che cala man mano che la farfalla si apre fino al regime di massima richiesta dove la depressione cala quasi fino a zero.
Gli apparecchi dispensatrici di salvavalvole funzionano proprio in virtù di questa depressione.
Questi apparecchietti assomigliano a delle fleboclisi collegate al motore tramite un foro ed un ugello posto dopo la farfalla.
La depressione aspira il liquido salvavalvole che viene regolato da una specie di rubinetto che ne regola il flusso.
Quale è il limite di tutta la faccenda?
E’ che il flusso maggiore di liquido si ha al minimo quando la depressione è massima e cala progressivamente, riducendosi praticamente a zero, quando la farfalla è aperta ovvero nei momenti di massimo sforzo del motore.
Questo è un problema serio perchè l’azione protettiva manca proprio quando ce ne è più bisogno.
E’ anche vero che parte dell’additivo ristagna nei condotti di aspirazione e viene aspirato anche quando l’erogatore di liquido non intoduce niente causa mancanza di depressione.
Ma la soluzione non è mai ottimale.
Per ovviare a questo problema i costruttori di sistema salvavalvole hanno iniziato a produrre iniettori elettronici”intelligenti”.
Cosa sono. In pratica sono delle pompette elettriche che iniettano con pressione positiva il liquido salvavalvole anche quando nel collettore non c’è depressione. Per inciso esistono dei motori particolari, come i cosidetti VALVETRONIC, che non hanno nessuna farfalla parzializzatrice del flusso d’aria che viene regolato in più o in meno agendo sull’alzata delle valvole modificando la posizione dell’albero a cammes. Per questi motori, dove nel collettore non c’è mai depressione,  è tassativo l’uso dell’iniettore elettronico di salvavalvole.
Come funzionano gli apparecchi elettronici.
Il liquido salvavalvole, come abbiamo già detto, viene prelevato dal suo specifico serbatoio e viene iniettato nel collettore da una speciale pompetta. Questa è una sorta di centralina che prende il segnale degli iniettori benzina(ne basta uno a piacere) e calcola quanto liquido introdurre nel collettore di aspirazione.
Il sistema funziona abbastanza bene perchè il liquido viene introdotto secondo le reali richieste del motore e nelle giuste proporzioni con il carburante.
L’unica controindicazione è il costo dell’apparecchio che in genere è di un paio di centinaia di euro(dati assolutamente approssimativi ma che servono a far capire che non costano pochi euro).
Alcuni, come quello PRINS, si integra perfettamente, perchè progettato apposta, con la centralina di controllo del GPL(ovviamente di marca PRINS) raggiungendo gradi di precisione veramente interessanti.
Quanto è il costo di esercizio del liquido salvavalvole?
Il costo di un litro di Flashlube varia a secondo di dove si compra (ricambista, installatore di impianti GPL, Internet etc) ma diciamo, per dare una idea di massima, sui 15-20 euro al litro.
Con un litro di salvavalvole si trattano teoricamente 1000 litri di carburante che vuol dire 1.5-2 centesimi al litro di GPL, ovvero una cifra abbordabile.
Ma funzionano davvero?
I pareri sono diversi ma in linea di massima tutti sono daccordo sul fatto che effettivamente l’uso dei salvavalvole riduce lo stress delle valvole stesse e si riduce significativamente il problema del consumo delle sedi delle valvole. L’uso degli additivi salvavalvole è possibile anche con le vetture a carburatore o ad iniezione single point, ovviamente non sono utilizzabili le pompette elettroniche mancando la centralina benzina o non essendo possibile avere un segnale di iniezione necessario per il funzionamento della pompetta stessa.
Ovviamente il liquido salvavalvole non esclude alcune accortezze, come una guida più attenta in situazioni di sforzo notevole del motore che va comunque evitato, specie per lunghi periodi.
Come del resto dovrebbe avvenire sempre, GPL o meno, per la propria ed altrui sicurezza.

Come viene assemblata la Lada Niva (video)

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=LKQa1pt72f4&w=420&h=315]

In questo video, rigorosamente in lingua russa, si vede come viene assemblata la Lada 4X4M, una volta completata la fase di verniciatura, lungo tutta la catena di montaggio.

Le varie fasi di assemblaggio si susseguono seguendo l’andamento del carrello trasportatore, dove il personale, addetto ad uno specifico reparto, si adopera al montaggio del pezzo a lui dedicato.

Riccardo Altamura

Impianto di ventilazione più potente!

Alzi la mano chi ritiene che l’impianto di aerazione/riscaldamento della propria Niva non sia proprio all’altezza del suo impiego. WOW !!! quante mani alzate…

Ebbene, in Russia è disponibile un nuovo kit di ventilazione che riesce a soddisfare anche i più esigenti, ordinabile via web e, cosa altrettanto buona, spediscono in tutto il mondo.

Di seguito il link : Nivapechka 

Quasi, quasi me lo prenoto subito…

Buona Niva a tutti!!!!

Riccardo Altamura

Sostituzione olio cambio: la tecnica dell’Overfill – 2° metodo

di : Riccardo Altamura

Molti di voi si sono interrogati se poteva esistere un altro metodo su come eseguire l’overfill nel cambio della Niva 4X4 a 5 marce, evitando però di intervenire smontando la leva del cambio dall’interno della vettura.

Ebbene, un altro sistema esiste, è altrettanto efficace e soprattutto meno invasivo, anche se per certi aspetti risulta un po’ più lungo nella sua esecuzione.

Incominciamo con l’elencare gli attrezzi necessari :

1 CHIAVE A CRICCHETTO DEL 17
1 CHIAVE A BRUGOLA DEL 12
1 SIRINGONA (con tubicino in gomma come prolunga)
1 CARAFFA IN PLASTICA CON TACCHE INDICANTI I LITRI
4 PEDANE IN LEGNO AUTOCOSTRUITE (ma non indispensabili)

DSC00856

Per prima cosa predisporre la vettura in piano, se non siete smilzi, e preferite lavorare più comodamente, sollevate l’auto da terra mettendola con le 4 ruote su delle pedane in legno autocostruite, facili da costruire e, vedrete, utili in tante occasioni.

Per costruirle basta acquistare una trave in legno di 3 metri con sezione quadrata di 20 x 20 cm., tagliatela per la lunghezza in quattro parti uguali (75 cm. di lunghezza per ogni parte). Successivamente, segnate, con una matita, sulla trave una misura di 30cm., sempre con la matita e righello, tracciate la diagonale che da quel punto va allo spigolo, in modo da ottenere un trapezio rettangolo, avente come base minore 45 cm. e base maggiore 75cm.

Adesso con una motosega, andate a tagliare la trave lungo quella diagonale, cercando di mantenere la lama della motosega la più perpendicolare possibile con la faccia della trave stessa. Ripetete l’operazione per tutte le altre 3 sezioni.

A questo punto avrete ottenuto le quattro pedane alte 20 cm. come da figura sottostante:

Rampe in legno

Per dare maggiore grip agli pneumatici, in modo che non scivolino durante la salita, sarebbe meglio incollare, e successivamente affrancare con delle viti autofilettanti per legno, delle coperture in gomma o soluzioni analoghe.

Durante la salita su queste pedane, inserite l’innesto delle ridotte in modo che la vostra Niva ci salga senza problemi e la frizione, inoltre, vi ringrazierà.

Mettetevi sotto la vostra auto e svuotate la scatola del cambio svitando con la chiave a brugola del 12 il dado che si trova sotto di essa (vedi figura), raccogliendo tutto l’olio vecchio all’interno di una bacinella.

 Tappo scarico olio scatola del cambio

A svuotamento completato, richiudete bene il foro di scarico rimettendoci il tappo a vite, prendete la chiave a cricchetto del 17 e svitate il dado che si trova sul lato sinistro della stessa scatola del cambio, questa operazione non è comodissima, a causa della vicinanza dell’albero di trasmissione al cambio stesso, ma l’uso della chiave a cricchetto aiuta molto.

Chiave del 17 a cricchetto

Una volta levato il tappo, mettete nella caraffa graduata 1,35 l. di olio (del tipo già indicato nel precedente articolo), successivamente aspiratelo un po’ alla volta, utilizzando la “siringona”, e inserite l’olio nell’imbocco della scatola del cambio, una volta messo tutto l’olio, rimettete il tappo e chiudete.

A questo punto, se avete utilizzato le rampe di legno, salite in macchina, mettete in moto, ingranate la retromarcia e fate scendere lentamente l’auto a terra.

Ora è giunto il momento di eseguire l’overfill e lo facciamo mettendo l’auto inclinata su un fianco, se avete le pedane mettete le pedane sotto le ruote del lato sinistro, a destra invece non si devono mettere, lasciando le ruote appoggiate a terra.

Appena salirete sulle pedane, l’auto si inclinerà portando così il tappo del rabbocco ad una posizione più alta di circa 10 cm., sufficienti per riuscire ad inserire circa 0,5 litri di olio in più nella scatola del cambio.

Niva su rampe inclinate

Di nuovo, scendete dall’ auto, mettetevi sdraiati sotto e ripetete l’operazione detta sopra per inserire ulteriore olio nel cambio.

Appena vedete che l’olio incomincia a strasbordare dal foro di riempimento, velocemente rimettete il tappo e chiudete bene, a questo punto l’operazione è finita.

Se non disponete di pedane, o similari, potete eseguire ugualmente questo procedimento mettendo l’auto di traverso su una strada abbastanza inclinata (tipo rampa del box) e, anche se non sarà molto comodo, riuscirete comunque ad effettuare il vostro overfill.

N.B.: Ogni volta che effettuate un’operazione di cambio olio, sia esso del motore che degli organi di trasmissione, è buona norma recuperare tutto l’olio esausto in un contenitore tipo tanica grande di plastica. Una volta che questa sarà piena, portate l’olio presso un centro di raccolta del vostro comune, dove provvederanno al suo recupero. http://www.coou.it/
NON DISPERDETE ASSOLUTAMENTE L’OLIO NELL’AMBIENTE!!!
Ricordatevi che la Terra non è nostra, è viva e ci ospita dandoci tutto quello che ci serve per vivere, senza chiedere nulla in cambio…