Sono queste le caratteristiche principali di Giorgio Fraino.
Liriche semplificazioni di una realtà interiorizzata. Leggiadri volti femminili. modellati con infinita sensibilità sono trasfigurati in ritmi plastici armoniosi ed equilibrati, mentre altre figure, serrate e raccolte. danno l’impressione di una potente energia.
Queste opere, eseguite con scalpellate nette e incisioni vigorose. presentano un apparente paradosso: un arcaismo moderno, si potrebbe definire, dovuto in parte a suggestioni dell’arte romanica e della scultura popolare della montagna pistoiese e. in parte. alle conseguenze di un animo sensibile. ricco di spontaneità.
Ma è proprio questo linguaggio plastico chiaro e deciso che pone la ricerca artistica di Fraino su un piano assolutamente originale. Così, le sue sculture cì appaiono come metafore dolcissime di una condizione umana semplice e schiva, rappresentata sempre con coerenza sul filo della razionalità e dell’emozione.
(ALBERTO PUCCI)
COLORE – TERRACOTTA – PIETRA La vita artistica di Giorgio Fraino è stata condizionata dalle problematiche vissute dopo la sua nascita avvenuta nel 1940 a Rivisondoli (AQ). Già in tenera età si appassionò al disegno e dal 1960 alla pittura che lo aiuterà a compensare il magro stipendio da impiegato. Ma poco sicuro del suo talento rimane un modesto “travet” che arrivata la domenica, corre a musei e mostre. La ceramica è stata per lui una curiosità ; capacità manuali e un grande bagaglio tecnico sono indispensabili in quest’arte e soprattutto tempo che non ha un’artista che ama tutte le arti. Il passaggio alla scultura lo entusiasma ma è appagato in maniera effimera poiché, dopo, non sente altro; non ha mai fatto bottega d’apprendistato, la sua unica maestra adottiva è stata Pistoia che lo ha da sempre circondato di tanti capolavori. Ha partecipato a mostre, a tante estemporanee ma ciò non lo attrae e rifugge dai confronti, non per timore reverenziale verso gli altri ma per una forma dì insofferenza del tutto caratteriale anche se riconosce che, esporre è verifica e critica.
La duttile scrittura cromatica di Giorgio Fraino sì esprime con rigore stilistico e con perizia gestuale, percorrendo strade ideali che si aprono ìn ampi orizzonti sul panorama naturalistico in prevalenza. Le visioni di campagne e di boschi, sì alternano, comunque, nella varia tematica di Fraino, alle composizioni (oggetti ed utensili d’uso quotidiano. fiori e frutta) per cui il senso della sua operazione estetica deve essere considerato nella sua intierezza, della quale sì può cogliere la proposta lirica, consapevole e dinamica.
La realtà che egli ci offre nelle sue tele, è veduta come creazione. e come una interpretazione di una visione esteriore che stimola l’ispirazione, per cui riesce ad esprimere i suggerimenti che detta. emergenti da tutte le sue tele.
(SILVANO RISALITI)