Oggi parliamo di………raffreddamento(tappo del radiatore)

di Alessandro Ancarani

Il tappo del radiatore, questo sconosciuto.
Tutti, esperti o neofiti, prima o poi si trovano a confrontarsi con questo curioso aggeggio, se non altro perchè è comodamente accessibile anche per i più pigri che prima o poi lo aprono per vedere cosa c’è dentro.
Si trova sul radiatore e serve per mettere l’acqua nel sistema di raffreddamento.
SBAGLIATO.
E’ una cosa molto più complessa e cercheremo di capire perchè.
Il tappo del radiatore della NIVA non è un semplice tappo, come quello di una damigiana di vino, ma una valvola a due vie.
Partiamo dall’inizio.
Il sistema di raffreddamento della NIVA(come quello delle stragrande maggioranza delle altre vetture) deve avere al suo interno una pressione positiva.
Ovvero, detto in maniera semplice, deve essere in pressione.
Il perchè è semplice.
Il liquido di raffreddamento è una soluzione di acqua e antigelo che oltre una certa temperatura può iniziare a bollire e formare vapore che, abbiamo già visto, non raffredda più niente.
Come posso impedire che l’acqua bolla e faccia vapore?
Per prima cosa usare l’antigelo che inalza la temperatura di ebollizione.
Per secondo aumentare la pressione del sistema, ne più ne meno come una pentola a pressione.
E’ noto a tutte le massaie(ma anche ai massai maschi, non formalizziamoci) che la pentola a pressione permette di cuocere i cibi in tempi minori.
La spiegazione è semplice.
In una pentola normale al raggiungimento dei 100-110 gradi, se l’acqua è salata o ha altre sostanze in soluzione, l’acqua comincia ad evaporare producendo vapore. E la temperatura rimane costante su questi valori finchè tutto il liquido non è evaporato. In una pentola a pressione, essendo chiusa ermeticamente, la pressione provocata dall’evaporazione dell’acqua contrasta con il vapore che si sta formando. Il risultato è che la pressione aumenta, come la temperatura del liquido che può raggiungere i 130-140 gradi prima di iniziare a produrre di nuovo vapore. Il risultato è che i cibi a temperatura più elevata si cuociono prima. Altro fatto comunemente noto è che se vogliamo cuocere gli spaghetti in cima ad un monte, a 3000 metri, gli spaghetti non si cuociono mai.
Insomma la temperatura di ebollizione di un liquido è dipendente dalla pressione che viene esercitata sul liquido stesso.
Ma la pressione non può aumentare all’infinito pena l’esplosione del sistema(o della pentola che infatti ha dei sistemi preposti all’uopo per limitare l’eccesso di pressione)
Torniamo alla NIVA.
Il sistema di raffreddamento della NIVA(come la quasi totalità delle vetture) è un sistema in pressione.
Questo permette di raggiungere temperature di ebollizione più alte, specialmente se con la nostra NIVA affrontiamo un passo alpino a 2500 metri. Non solo ma la pressione influenza anche la capacità della pompa dell’acqua di cavitare ovvero(detto in maniera semplicistica) di formare bolle di gas, riducendo questo pericolo.
Ma la pressione del sistema non può crescere all’infinito pena lo scoppio dei manicotti e delle cartelle del radiatore.
Per cui aumentare la pressione ma non troppo.
Chi si occupa di questa mansione?
Il nostro amico tappo del radiatore.
Come è fatto il tappo del radiatore.
Il tappo del radiatore è, schematicamente, una porta che chiude lo scarico del sistema di raffreddamento.
Porta che è contrastata nella sua apertura da una molla, quella mollettina che si vede quando si ha il tappo fra le mani.
La pressione del sistema di raffreddamento dipende dal carico di questa molla. Quanto più la molla è dura quanto maggiore è la pressione del sistema.
Una volta che la pressione del sistema bilancia la compressione della molla questa fa passare il liquido nella vaschetta di espansione e la pressione rimane costante.
LA PRESSIONE DEL SISTEMA DI RAFFREDDAMENTO DELLA NIVA È COMPRESO FRA GLI 0,5 ED I 0,8 BAR.
Se la molla si rompe, si sfianca o la guarnizione che chiude il radiatore perde, la pressione del sistema cala ed aumenta il rischio di ebollizione specie in montagna o con poco antigelo nell’acqua, o tutte e due. A volte un motore che scalda o una guarnizione della testa bruciata dipende da un tappo del radiatore difettoso.
Se la molla, che all’interno ha una specie di tubetto telescopico che fa da guida, si blocca, la pressione aumenta in maniera incontrollata provocando lo scoppio dei manicotti in gomma e del radiatore(oltre a quello del riscaldamento interno). A volte i manicotti o le fascette dei medesimi che perdono vengono accusati ingiustamente di essere vecchi o crepati o stretti male, mentre è colpa del tappo del radiatore che è inchiodato.
Dopo che il motore viene fermato, però, il sistema si raffredda e la pressione di conseguenza cala ed anche di parecchio.
Se il tappo fosse semplicemente come quello descritto nel sistema si creerebbe una depressione che farebbe letteralmente collassare i tubi ed il radiatore.
E qui interviene ancora il tappo del radiatore che nella parte più interna ha una valvolina, concettualmente uguale alla guarnizione esterna del tappo ma rovesciata nel flusso, che si apre con la depressione e fa in modo che il liquido che è defluito nella vaschetta di espansione possa venire letteralmente risucchiato nel sistema di raffreddamento evitando che questi si collassi.
Quindi in sintesi:
il tappo del radiatore non è un semplice tappo ma è un valvola a due vie.
la parte esterna serve per mantenere costante la pressione del sistema di raffreddamento aprendosi attorno a valori compresi fra i 0.5 e 0.8 bar.
la parte interna serve a evitare fenomeni di depressione e richiamare il liquido finito nella vaschetta di espansione aprendosi a pressioni di 0.1-0.2 bar.
Diagnosi.
Modo superprofessionale.
Si applica un manometro, con scala da 0 a 1.6 bar, su un T montato su uno dei tubi che va al corpo farfallato(nelle Mpi e Spi)o su un tubo del riscaldamento nella 1600.
Si mette in moto il motore, si aspetta che partano le ventole e si legge la pressione.
Meno preciso, ma comunque indicativo, a motore caldo si aspetta che partano le ventole e indossando un guanto per non scottarsi si tasta il manicotto che dalla testa va alla parte superiore del radiatore. Al tatto deve risultare elastico e moderatamente comprimibile. Se risulta troppo morbido ed improntabile vuol dire che la guarnizione del tappo perde o la molla del tappo si è sfiancata o la valvolina interna di ritorno è rotta. Se il tubo risulta duro e poco improntabile vuol dire che la guida della molla è inchiodata ed il tappo non si apre bene. Se a motore freddo i tubi sono collassati, vuol dire che la valvolina interna di ritorno del tappo è inchiodata oppure otturata da ruggine o turafalle di pessima qualità.
Per la valvolina interna esiste anche un altro sistema empirico di diagnosi.
Mettere le labbra a O aperta(come davanti ad una emozione o uno stato di stupore manifesto).
Applicare le labbra alla corona esterna della guarnizione del tappo ed aspirare. Si dovrebbe, con poco sforzo, sentire entrare dell’aria in bocca.
Quali tappi usare.
Per la 1600 con radiatore in ottone il tappo standard è quello FIAT a molla corta da 0.5 BAR.
Per le 1700 con radiatore in alluminio e plastica il tappo standard è quello FIAT a molla lunga da 0.7 BAR.
Sono tappi facilmente reperibili dai ricambisti generici e (curiosità) anche presso i ricambisti agricoli essendo tappi in uso sui trattori FIAT e New-Holland.
Non è prevista nessuna sostituzione periodica.
Basta ogni tanto controllare la guarnizione in gomma che sia integra come la sua sede nel radiatore(specie se di ottone), tastare la molla che si comprima e scorra bene, aspirare con la bocca stupita come descritto sopra, controllare lo stato dei tubi come già detto.
Non lesinare sui ricambi e quindi che siano di certa provenienza.
Tappo del radiatore.
Ovvero “Sua Maestà Il Tappo Del Radiatore”.